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La ricerca ENEA sui comportamenti energetici in Italia

Il tema del cambiamento climatico è oggi ben presente nella consapevolezza degli italiani, che ne percepiscono i rischi e riconoscono il ruolo dell’azione umana come causa primaria delle problematiche legate al clima. Tuttavia, i comportamenti virtuosi messi in atto, non risultano essere ancora sufficienti e comuni per riuscire a fare una differenza decisiva.

Questo è quanto emerge dal report Enea dedicato ai comportamenti energetici in ambito domestico, che ha rilevato e messo in luce quali siano le tendenze e gli atteggiamenti su questa tematica in Italia. Il documento ha evidenziato diversi aspetti e alcune profonde contraddizioni.

I dati mostrano una diffusa percezione dei rischi che derivano dal cambiamento climatico e dell’impatto che le problematiche più diffuse hanno sull’ambiente e sulla qualità della vita, con percentuali di consapevolezza più alte rispetto alla media europea. Le  ambientali ritenute più importanti sono l’inquinamento dell’aria e la produzione di rifiuti.

I comportamenti ecosostenibili messi in atto sono, in ordine di frequenza, la raccolta differenziata, l’acquisto di prodotti locali, la riduzione dei consumi energetici e idrici e l’evitare di utilizzare prodotti in plastica. Dal punto di vista energetico, la scelta verso le energie rinnovabili e le fonti green è prevalente, con priorità data all’energia solare.

Nonostante questi dati positivi, dal report sono però emerse anche alcune contraddizioni. Da considerare che nei risultati della ricerca entrano in gioco anche variabili legate alle diverse dimensioni culturali e sociali tipiche dell’eterogeneità del territorio italiano.

La percezione di responsabilità individuale dell’essere attivamente parte della soluzione è ridotta, con un livello inferiore rispetto alla media di altri Paesi europei. Inoltre, l’esigenza del risparmio energetico e la consapevolezza di tutti gli aspetti negativi del cambiamento climatico non trovano corrispondenza in azioni concrete conseguenti e i comportamenti a tutela dell’ambiente non sono ampiamente diffusi.

Un’alta percentuale degli intervistati ha dichiarato di essere fiduciosa nell’intervento pubblico a favore dell’ambiente e di uno sviluppo sostenibile come arma di difesa contro il cambiamento climatico, con introduzione di leggi più restrittive e sanzioni più severe. Ma si rileva allo stesso tempo che i cittadini italiani sono tra i più contrari agli aumenti della tassazione sui combustibili fossili. 

I dati rilevati da Enea evidenziano quindi alcuni punti sui quali è necessario impegnarsi ancora più di quanto stiamo facendo a livello nazionale, per dare un contributo su scala globale, partendo dalla nostra casa. L'obiettivo è sempre quello di cambiare la rotta del cambiamento climatico e delle sue conseguenze verso un futuro più green. Oltre alla fiducia nelle istituzioni, è necessario accrescere anche la fiducia in sé stessi e nella propria capacità di poter fare la differenza, imparando e riscoprendo buone pratiche quotidiane. Ma non solo: serve diffondere il più possibile una cultura dell’ecosostenibilità. 

CLICCA QUI per consultare il documento completo Enea.